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Credito d’imposta per investimenti in R&S: come si calcola il beneficio per il 2017

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La disciplina del credito d’imposta per investimenti in R&S è stata rafforzata dalla Legge di Bilancio 2017.

Le novità si applicano a partire dal 1 gennaio 2017 e andranno quindi ad influire sul Bilancio dello stesso anno. Analizziamo in questo articolo le principali novità, i soggetti interessati, quelli esclusi, le attività che rientrano nell’agevolazione e le modalità di calcolo.

Novità

Le novità della Legge di Bilancio 2017 riguardano:

  • L’aumento al 50% dell’aliquota di agevolazione, su tutte le spese ammissibili;
  • L’incremento da 5 a 20 milioni di euro per l’importo massimo annuale beneficiabile da ciascun soggetto;
  • L’estensione dei possibili beneficiari tra i quali sono inclusi anche soggetti residenti che svolgono attività di ricerca e sviluppo per conto di soggetti esteri;
  • L’ammissibilità di tutte le spese sostenute per personale impiegato in R&S, a prescindere dalla mansione specifica e dal titolo di studio.

Il beneficio sarà fruibile fino al periodo d’imposta al 31.12.2020. Per i soggetti il cui periodo d’imposta non coincide con l’anno solare, fino alla chiusura dell’esercizio 2020-2021.

Soggetti inclusi

I soggetti che possono beneficiare del credito d’imposta sono tutti i titolari di reddito d’impresa, indipendentemente dalla natura giuridica, dalla dimensione aziendale o dal settore economico di appartenenza o regime contabile adottato.

Quindi sono incluse anche:

  • Enti non commerciali;
  • Imprese agricole;
  • Reti d’imprese;
  • Consorzi;
  • Imprese di nuova costituzione.

Sono invece escluse le imprese sottoposte a procedure concorsuali senza ipotesi di continuazione dell’attività

Attività agevolabili

Le attività agevolabili sono elencate nell’art.2 del D.M. 27 maggio 2015 e nella circolare dell’Agenzia delle Entrate n.5/E del 2016.

Tra queste non ci sono solo ed esclusivamente spese sostenute direttamente in ambito tecnologico, ma anche spese indirette sostenute per l’acquisizione di conoscenze. Elencandole brevemente sono:

  • Lavori sperimentali o teorici svolti, la cui finalità è l’acquisizione di nuove conoscenze sui fondamenti di fenomeni e fatti osservabili;
  • Ricerche pianificate mirate ad acquisire conoscenze per mettere a punto nuovi prodotti o migliorare quelli esistenti, nonché per migliorare i piani di sviluppo.
  • Quelle sostenute per la produzione e il collaudo di prodotti.

Sono ammesse all’agevolazione dunque attività di ricerca fondamentale, ricerca industriale, sviluppo sperimentale e di produzione e collaudo.

Calcolo del beneficio

Abbiamo parlato di quali spese rientrano nel beneficio e chi può usufruirne. A quanto ammonta però in termini economici? Come influenza il bilancio d’esercizio? Si calcola su tutta la spesa sostenuta? Per spiegarlo meglio facciamo un esempio numerico.

Innanzitutto occorre premettere che il beneficio si calcola sulla spesa incrementale in R&S rispetto ai 3 esercizi precedenti a quello in corso al 31.12.2015. Sull’incremento andrà applicato il 50% previsto dalla Legge di Bilancio 2017 ottenendo così il credito d’imposta utilizzabile.

Ex. Investimenti agevolabili realizzati nel 2017     100.000 €

Media dei 3 esercizi 2012-2014                             50.000 €

Incremento                                                                50.000 €

Credito d’imposta utilizzabile (50.000*50%)    25.000 €

I 25.000 € così ottenuti possono essere utilizzati in compensazione a partire dal 1 gennaio 2018 direttamente in F24 mediante il codice tributo 6857.

Certificazione

Per poter beneficare del credito R&S è necessario che le spese sostenute siano certificate da un revisore o una società di revisione legale dei conti iscritti nel registro dei revisori legali.

L’obbligo sussiste anche per i le imprese non obbligate alla revisione legale dei conti o sprovviste di collegio sindacale.

Le spese sostenute per la certificazione delle spese agevolabili, rientrano nell’ambito del credito d’imposta e sono ammissibili al 100% fino a un massimo di 5.000 €.

La certificazione va predisposta e allegata al Bilancio e non è dovuta per quelle imprese che hanno un bilancio certificato, per le quali sussiste a prescindere l’obbligo di produrre una documentazione idonea ad attestare la spettanza del credito d’imposta.

Dott. Marco Palano 27/03/2018

impresa sociale - super ammortamento

Proroga super ammortamento

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Come molti si ricorderanno, il super ammortamento è stato introdotto con la legge 28 dicembre 2015, n. 208 e consisteva nella possibilità per l’imprenditore e il lavoratore autonomo di maggiorare il costo di acquisizione del 40 per cento ai soli fini delle imposte sui redditi e con esclusivo riferimento alla determinazione delle quote di ammortamento e dei canoni di leasing.

Il discorso valeva solo per quei beni acquistati entro il 31.12.16.

La legge di bilancio 2017 ha però prorogato i termini al 31.12.17 (30.06.18 al sussistere di particolari condizioni).

Inoltre è prevista un’ulteriore maggiorazione per gli investimenti in beni materiali strumentali nuovi, effettuati dal 1° gennaio al 31 dicembre 2017 che sono funzionali alla trasformazione tecnologica e/o digitale in chiave “Industria 4.0”. Per questi beni è infatti previsto un iper ammortamento la cui maggiorazione non è del 40 ma del 150%.

Ci sono poi alcuni beni come software, sistemi e system integration, piattaforme e applicazioni, elencati nell’allegato B alla legge di bilancio 2017, precedentemente esclusi dalla disciplina del super ammortamento, per i quali la legge di bilancio 2017 ha riconosciuto una maggiorazione del 40% del costo di acquisizione.

L’agevolazione non si applica a tutti i beni.

Il comma 8 dell’art 1 della legge 232 del 2016, stabilisce infatti che: “Le disposizioni dell’articolo 1, comma 91, della legge 28 dicembre 2015, n. 208, si applicano anche agli investimenti in beni materiali strumentali nuovi, esclusi i veicoli e gli altri mezzi di trasporto di cui all’articolo 164, comma 1, lettere b) e b-bis),” del TUIR, “effettuati entro il 31 dicembre 2017, ovvero entro il 30 giugno 2018 a condizione che entro la data del 31 dicembre 2017 il relativo ordine risulti accettato dal venditore e sia avvenuto il pagamento di acconti in misura almeno pari al 20 per cento del costo di acquisizione”.

Soggetti interessati

Possono usufruire del super ammortamento tutti i soggetti titolari di reddito d’impresa, indipendentemente dalla natura giuridica, dalla dimensione aziendale e dal settore economico in cui operano. Si applica anche alle stabili organizzazioni nel territorio italiano di soggetti residenti all’estero.

Per quanto riguarda gli esercenti arti e professioni, si ricorda che l’agevolazione è destinata a coloro che esercitano attività di lavoro autonomo, anche in forma associata.

Non sono esclusi i contribuenti che rientrano nel “regime di vantaggio” e vale il principio di competenza per cassa. Non vale lo stesso discorso per chi aderisce al regime forfettario. Per questi soggetti infatti il reddito imponibile si calcola applicando un coefficiente di redditività ai ricavi conseguiti e i costi sostenuti non rilevano ai fini del calcolo dell’imposta sul reddito.

Anche le imprese marittime sono escluse dall’agevolazione in quanto calcolano il reddito attraverso determinati parametri che deducono le spese in maniera forfettaria. C’è però un’eccezione. Se infatti l’impresa svolge attività diverse da quelle agevolate per cui il reddito si calcola con i normali parametri stabiliti dal TUIR, per i costi inerenti a quelle attività può beneficiare del super ammortamento.

Oggetto dell’agevolazione

L’agevolazione riguarda investimenti in beni materiali strumentali nuovi. Questo vuol dire che sono compresi sia beni acquisiti da terzi, in proprietà o in leasing, sia beni realizzati all’interno o mediante contratto di appalto, purché siano nuovi e quindi mai utilizzati precedentemente nel sistema produttivo.

Nel caso del contratto di leasing la maggiorazione del costo di acquisto ai fini dell’ammortamento spetta solo all’utilizzatore.

Sono invece esclusi quei beni oggetto di locazione operativa o di noleggio. In questo caso, se si verificano i requisiti di materialità e strumentalità, a godere dell’agevolazione sarà il locatore.

Con riferimento ai requisiti di materialità e strumentalità, si traggono diverse conclusioni. La prima è che sono esclusi dall’agevolazione i beni immateriali, salvo quelli citati nella Legge di Bilancio 2017 relativi all’”industria 4.0” per i quali è previsto l’iper ammortamento con costo maggiorato del 150%. La seconda è che i beni oggetto di super ammortamento devono essere strumentali e costituire dunque un elemento importante del sistema produttivo. Non si può dunque applicare il super ammortamento a dei beni utilizzati occasionalmente e che non rimangono a lungo nella vita dell’azienda.

Limiti temporali

La Legge di Bilancio 2017, limita la possibilità di utilizzare il super ammortamento a quei beni acquisiti entro il 31.12.17 (o 30.06.18 per determinati beni). Cosa succede a quei beni che entrano in possesso dell’imprenditore successivamente alla scadenza? Non potranno essere ammortizzati sfruttando l’agevolazione a meno che l’ordine non sia già stato accettato dal venditore e non siano stati versati degli acconti anteriormente alla scadenza. In questo caso anche se il bene entra in possesso dell’imprenditore in una data successiva, potrà essere applicata l’aliquota agevolata.

Per quanto riguarda i beni prodotti in economia, è necessario tener conto ai fini della competenza e quindi dell’applicazione del super ammortamento, che entro il 31.12.17 sia stato effettuata la progettazione dell’investimento, siano stati acquisiti i materiali e sia stata impiegata la mano d’opera diretta. Se i lavori finiscono in data successiva alla scadenza si può utilizzare l’aliquota agevolata relativamente ai costi sostenuti entro il 31.12.17.

Veicoli ed altri mezzi di trasporto

Per quanto riguarda i veicoli e gli altri mezzi di trasporto, la norma esclude tutti quei mezzi ad uso promiscuo. Potranno godere del beneficio fiscale solo i mezzi utilizzati esclusivamente come beni strumentali o adibiti al trasporto pubblico. Per i mezzi di trasporto dati ai dipendenti utilizzati per la maggior parte del tempo ad uso promiscuo è prevista una deducibilità limitata al costo (70%).

Dott. Marco Palano 06/04/2017

Detrazione delle spese. Tributi. Definizione agevolata. Industria 4.0 - Rottamazione

Iper ammortamento al 250%

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Tra i temi più caldi e attesi dalla nuova legge di bilancio 2017, c’è sicuramente quello del super ammortamento al 140% e dell’iper ammortamento al 250% per gli investimenti digitali rientranti nel piano Industria 4.0.

La legge di bilancio presentata lo scorso ottobre da Renzi e Padoan conferma infatti la proroga del super ammortamento al 140% a tutto il 2017 e probabilmente anche alla prima metà del 2018. Introduce inoltre l’iper ammortamento al 250% per gli investimenti in ricerca, sviluppo e innovazione. È una manovra mirata a favorire la trasformazione tecnologica e la digitalizzazione.

Cosa prevede?

Prevede la possibilità di usufruire di un iper ammortamento al 250% per circa 50 tipi di beni purché acquisiti entro settembre 2018, anche mediante leasing. In quest’ultimo caso l’acquisto deve essere concluso nel 2018, ma avvenuto in precedenza mediante un sistema di acconti.

Caratteristiche necessarie

Per poter godere dell’agevolazione che prevede un ammortamento calcolato sul 250% del costo invece che sul 100%, i beni devono rispondere a determinate caratteristiche.

I beni sui quali viene calcolato l’iper ammortamento devono avere carattere tecnologico ed essere finalizzati alla digitalizzazione. A tal proposito il contribuente che vorrà usufruire dell’agevolazione dovrà produrre un’autocertificazione. In caso il valore superi 1 milione di euro occorrerà anche la perizia giurata di un esperto.

Le nuove macchine acquistate dalle aziende dovranno inoltre essere controllate tramite CNC (Computer Numerical Control) o PLC (Programmable Logic Controller) e soprattutto essere interconnesse ai sistemi informatici di fabbrica. Dovranno inoltre possedere un’interfaccia uomo/macchina per rispondere a determinati parametri di salute e igiene.

Oltre a tutte queste caratteristiche, per godere dell’agevolazione occorrerà comunque produrre la perizia sopra citata.

Per quanto riguarda il super ammortamento al 140%?

Per quanto riguarda il super ammortamento, ci sono diverse novità. In primis la sua proroga a tutto il 2017 e probabilmente anche alla prima metà del 2018. In secondo luogo prevede l’inclusione dei software (inizialmente esclusi). Anche questi ultimi devono però essere legati alla trasformazione tecnologica in chiave industria 4.0.

Infine vengono escluse dall’agevolazione le auto aziendali ad uso promiscuo. Per poter usufruire del super ammortamento, le auto dovranno essere caratterizzate da un uso esclusivamente aziendale. Non rientrano quindi in questa categoria le auto utilizzate anche per necessità personali o quelle concesse in uso ai dipendenti. Per questa categoria di macchine non si potrà usufruire dell’agevolazione dopo l’entrata in vigore della legge di stabilità 2017.

Dott. Marco Palano 28/11/2016

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