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Consulenza Fiscale

Spesometro: 5 giorni per regolarizzare i file scartati

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Il 6 aprile è scaduto il termine per la comunicazione dei dati delle fatture, il c.d. spesometro relativo al 2017. È possibile che alcuni file siano stati scartati dal sistema telematico dell’Agenzia delle Entrate in quanto viziati da errori di forma come ad esempio:

  • Nome;
  • Dimensione del file;
  • Certificato di firma;
  • Coerenza e validità del contenuto.

Come correggere il file

Il file va corretto dai vizi segnalati e inviato nuovamente. Il nuovo invio sostituisce completamente il precedente. Non bisognerà dunque inviare semplicemente le correzioni segnalate nello scarto, ma tutto il file originario corretto.

Quanto tempo si ha per regolarizzare

L’Agenzia delle Entrate concede  5 giorni per inviare nuovamente il file corretto dal momento di ricezione dello scarto.

C’è però la possibilità che un soggetto abbia ricevuto la notifica dello scarto oltre la scadenza del 6 aprile.

In questo caso, considerando che l’Agenzia dell’Entrate non specifica se si tratta di 5 giorni lavorativi o complessivi, per prudenza bisognerebbe inviare i file corretti non oltre mercoledì 11 aprile. Questo vale anche se la ricezione dello scarto è avvenuta in data odierna. Se non si regolarizza la posizione entro la scadenza dell’11 ci saranno i presupposti per applicare le sanzioni descritte nel seguente articolo ->

Spesometro: ravvedimento per comunicazione dati fatture del 2017

Dott. Marco Palano 10/04/2018

spesometro

Spesometro: ufficiale proroga al 5 ottobre

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È ufficiale la proroga dello spesometro al 5 ottobre 2017. A formalizzarla è stata l’Agenzia delle Entrate con un comunicato stampa di ieri 25/09.

Cos’è lo spesometro

Ricordiamo innanzitutto cos’è lo spesometro. È una comunicazione semestrale (trimestrale dal 2018) con cui titolari di partita iva, imprese e lavoratori autonomi devono dichiarare con un modello, tutte le operazioni rilevanti ai fini iva e tutte le spese per cui non c’era l’obbligo di fatturazione superiori a 3600 euro. Entro l’ultimo giorno del secondo mese successivo al trimestre, andranno comunicati inoltre tutti i versamenti iva effettuati per quel trimestre.

Proroga

Con un comunicato stampa di ieri, l’Agenzia delle Entrate ha ufficializzato la ripresa del servizio web “fatture e corrispettivi”, sospeso dalla serata del 22 settembre. A partire da oggi, 26/09 sarà nuovamente disponibile. La ragione dell’interruzione del sevizio sta negli interventi correttivi effettuati da Sogei. Le funzionalità non saranno però tutte accessibili. La società che si occupa del sistema informativo dell’Anagrafe Tributaria, sta effettuando ulteriori interventi. In particolare non saranno immediatamente disponibili:

  • La modifica dei dati fattura attraverso interfaccia web;
  • La visualizzazione delle notifiche di esito delle sole fatture elettroniche, delle comunicazioni trimestrali Iva e quelle relative ai corrispettivi;
  • La precompilazione dei dati all’interno delle funzionalità di generazione dati fattura.

L’Agenzia ricorda, che tutti gli altri canali di trasmissione dei dati attraverso softwer gestionali sono sempre stati attivi.

Considerando tutti i disagi sopra elencati, è in corso un provvedimento del direttore dell’Agenzia con cui saranno ritenute tempestive, tutte le comunicazioni effettuate entro il 5 ottobre 2017.

In caso l’Agenzia riscontri obbiettive difficoltà per i contribuenti, si valuterà la possibilità di non applicare le sanzioni. Per ottenere questo beneficio, si devono riscontrare meri errori materiali. L’adempimento inoltre, deve essere effettuato entro 15 giorni dall’originaria scadenza del 28 settembre.

La protesta dei commercialisti

Non è mancata nei giorni scorsi, la protesta dei commercialisti. Questi ultimi chiedevano una proroga quantomeno al 15 ottobre, giudicando di estrema gravità la situazione che si è venuta a creare.  Lo si legge in una lettera inviata dal presidente del Consiglio nazionale dei commercialisti, Massimo Miani, al ministro dell’Economia Pier Carlo Padoan. E’ stato richiesto di considerare questo primo invio come un invio sperimentale con conseguente possibilità di modificare eventuali errori anche dopo la scadenza. Se così non fosse, non risponderanno di eventuali sanzioni irrogate ai propri clienti in conseguenza di un servizio che allo stato attuale dei fatti, si è dimostrato inadeguato.

Dott. Marco Palano 26/09/2017

codici tributo - modello di pagamento unificato - 730/2017 - imposte sui redditi - rottamazione - modello rli

730/2017: le novità

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In data 05/01, è stata pubblicata sul sito dell’Agenzia delle Entrate la bozza del 730/2017.

Sono diverse le novità introdotte.  Analizziamole velocemente.

Premi di risultato

Per i dipendenti del settore privato, i premi di risultato inferiori a 2000 euro (2500 se vengono coinvolti nell’organizzazione in modo paritario tutti i dipendenti ) prevedono un’agevolazione.

Bisogna distinguere le erogazioni in denaro da quelle diverse. Se i premi sono erogati in denaro, ci sarà l’applicazione di un’imposta sostitutiva dell’Irpef e delle addizionali pari al 10%. Se è invece erogato sotto forma di benefit o rimborsi spese di rilevanza sociale, non vi è alcuna tassazione.

Lavoratori impatriati

Per i lavoratori stranieri che si sono trasferiti in Italia, solo il 70% del reddito da lavoro dipendente prodotto andrà a cumularsi nel reddito complessivo.

Legge dopo di noi

Un’altra detrazione è concessa per le assicurazioni per il rischio di morte finalizzate alla tutela di persone con disabilità gravi. La detrazione del 19% si applicherà per premi fino a 750 euro.

Sempre dal periodo d’imposta 2016 sarà inoltre possibile fruire di una deduzione del 20% per liberalità o altre donazioni complessivamente inferiori a 100.000 euro verso trust o fondi speciali. Devono però operare nell’ambito della beneficenza.

School bonus

Per i soggetti che effettuano donazioni liberali a istituti del Sistema Nazionale d’Istruzione, è riconosciuto un credito d’imposta pari al 65% della donazione. L’importo va ripartito in 3 quote annuali di pari importo.

Spese arredo immobili giovani coppie

È un bonus che riguarda le coppie (sposate o conviventi da almeno 3 anni) che acquistano mobili nuovi per arredare un immobile da adibire ad abitazione principale. Il bonus consiste nella detraibilità del 50% delle spese sostenute fino a un massimo di 16.000 euro.

Spese per canoni di leasing per abitazione principale

Consiste nella detraibilità del 19% delle spese sostenute nel 2016 per acquistare in leasing  un appartamento da destinare ad abitazione principale. Si applica ai soggetti con un reddito inferiore a 55.000 euro. L’importo dei canoni deve essere inferiore a 8000 euro se il soggetto ha meno di 35 anni, 4000 euro se ne ha di più.

Iva pagata nel 2016 per l’acquisto di abitazioni in classe energetica A o B

È consentita ai soggetti che hanno acquistato abitazioni di classe energetica A o B, una detrazione del 50% dell’Iva.

Dispositivi multimediali per il controllo da remoto

Infine abbiamo un’ultima detrazione. È riconosciuta la detrazione del 65% delle spese sostenute nel 2016 per l’implementazione di sistemi di controllo  da remoto degli impianti di riscaldamento e/o  produzione acqua calda e/o climatizzazione delle unità abitative.

Dott. Marco Palano 09/01/2017

Tasse - proroga - Modello 730 - Web Tax

Più dialogo e meno controlli da parte dell’Agenzia delle Entrate

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In arrivo 156.000 lettere

Sono in arrivo circa 156.000 lettere da parte dell’Agenzia delle Entrate. Sono destinate ai contribuenti che ancora non hanno presentato la dichiarazione dei redditi relativa all’anno 2015. Lo scopo è quello di permettere al contribuente di regolare autonomamente la propria posizione riguardo al pagamento delle imposte. In questo modo si accorciano i tempi e  si riducono i costi di controllo.

Presentando il modello UNICO persone fisiche entro il 29 dicembre 2016, si potrà inoltre beneficiare di sanzioni ridotte in caso di ravvedimento operoso.

A chi sono destinate le lettere?

Le lettere sono destinate a tutti quei soggetti che pur avendo percepito redditi nell’anno in questione, siano essi da lavoro dipendente o da pensione, non hanno presentato la dichiarazione dei redditi e il relativo conguaglio delle imposte. Se riceve la lettera, il contribuente può verificare se deve presentare il Modello Unico persone fisiche o meno. In caso affermativo, facendolo entro il 29 dicembre tramite ravvedimento operoso, può beneficiare di una significativa riduzione delle imposte.

Grazie a questi avvisi da parte delle Entrate, i contribuenti possono evitare controlli futuri e aggiustare la propria posizione in tempi rapidi e in piena autonomia.

Sul sito dell’Agenzia delle Entrate è possibile vedere il comunicato stampa e il fac-simile delle lettere in questione.

Dott. Marco Palano 26/10/2016

Rapporti con l’esterno - Detrazione

Detrazione delle spese per la frequenza scolastica

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Con la Circolare n. 18/E di venerdì 06/05/2016 l’Agenzia delle Entrate ha fornito ulteriori chiarimenti in merito alla detrazione delle spese sostenute per la mensa scolastica che, come chiarito nella Circolare n. 3/E del 2016, sono comprese nelle spese di frequenza scolastica e quindi detraibili ai sensi dell’art. 15, comma 1, lett. e-bis del TUIR.

Il chiarimento riguarda la detraibilità, possibile anche quando l’erogazione del servizio è a carico di un istituto diverso da quello scolastico, come ad esempio il Comune o altri organi terzi rispetto alla scuola.

Cosa bisogna fare

Per poter usufruire della detrazione è necessario documentare i pagamenti. Bisogna dunque conservare le ricevute dei bollettini postali o dei bonifici intestati agli istituti che erogano il servizio di ristorazione, indicando nella causale:

  • Il servizio mensa;
  • L’istituto scolastico in questione;
  • Nome e cognome dell’alunno.

Come si fa se i pagamenti sono avvenuti in contanti? In questo caso è necessario un attestato dell’istituto che ha ricevuto il pagamento o dalla scuola nel caso essi non coincidano, in cui devono essere indicati, oltre ai dati elencati in precedenza, l’ammontare dei pagamenti eseguiti nell’arco dell’anno.

Tale attestazione, nonché l’istanza del genitore che richiede l’attestazione, sono esenti da imposta di bollo.

Si ricorda infine che la detrazione spetta al genitore intestatario del documento di pagamento. Se l’intestatario è il figlio, la detrazione spetta a entrambi i genitori.  In che misura? Nella misura del 50% ciascuno o in percentuali diverse in base alla percentuale con cui sono state sostenute le spese.

Dott. Marco Palano 09/05/2016

Due Euro - interessi - regime forfettario

Interessi più bassi per versamenti fatti in ritardo in seguito alla notifica di una cartella di pagamento

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Con un comunicato stampa di ieri 27 aprile 2016, l’Agenzia delle Entrate ha informato i contribuenti che, a decorrere dal 15 maggio 2016, gli interessi di mora sulle somme versate in ritardo in seguito alla notifica di una cartella di pagamento, si abbasseranno dal 4,88% al 4,13% annui.

Tale flessione, come previsto dal DPR n. 602/73, è stata determinata in base alla media dei tassi bancari attivi che, nel 2015, ha subito un leggero calo.

Somme interessate

Gli interessi di mora si applicheranno su tutte le somme iscritte a ruolo per le quali sono trascorsi 60 giorni dalla notifica della cartella di pagamento. Fino al 15 maggio in misura pari al 4,88%, poi passeranno al 4,13% annui.

Dott. Marco Palano 28/04/2016

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