
Scade oggi, 21.04.17, il termine ultimo per aderire alla definizione agevolata, la cosiddetta rottamazione. Si possono rottamare i ruoli affidati a Equitalia tra il 01.01.2000 e il 31.12.2016. La proroga approvata dal Consiglio dei Ministri aveva allungato i tempi dal 31 marzo al 21 aprile per la consegna del modulo DA1, e dal 31 maggio al 15 giugno per le risposte da parte di Equitalia contenenti i relativi calcoli e scadenze di pagamento della rate scelte dal contribuente.
Possibile proroga
L’Unione Nazionale Giovani Dottori Commercialisti ed Esperti Contabili (Ungdcec) ha chiesto un’ulteriore proroga vista la scarsa organizzazione della struttura messa su per consentire la rottamazione. L’inadeguatezza ha comportato inizialmente un sovraccarico dei sistemi informatici e successivamente degli uffici, visto il grandissimo numero di richieste che sono pervenute all’organo riscossore. Un’ulteriore proroga non sembra però arrivare, mancano quindi poche ore per poter aderire alla rottamazione.
Conseguenze della rottamazione
Cosa comporterebbe? I vantaggi sono notevoli in termini di risparmio per il contribuente. Si abbatterebbero infatti le sanzioni e gli interessi di mora, risparmiando dal 15 al 30% circa. Non aderendo entro oggi, il contribuente con carichi pendenti sarebbe costretto a pagare l’intero importo comprensivo di sanzioni, maggiorazioni e interessi di mora. Questo comporterebbe un esborso di gran lunga superiore nel lungo periodo. Mentre con la rottamazione si può estinguere il debito in massimo 5 rate pagando il 70% nel 2017 e il 30% nel 2018, senza rottamazione il contribuente può pagare tranquillamente in 72 rate comportando un minore esborso di liquidità nel primo periodo, ma molto maggiore nel complesso se si considerano anche gli interessi di dilazionato pagamento che nel caso della rottamazione varrebbero solo per 1 anno e 2 mesi circa visto che l’ultima rata scade a settembre 2018.
Rottamare o non rottamare?
In conclusione per scegliere se aderire o meno alla definizione agevolata bisogna considerare la propria capacità di produrre liquidità nel breve periodo. Se si è in grado di far fronte alle scadenze ravvicinate che comporta la rottamazione, allora conviene aderire per risparmiare le sanzioni e gli interessi di mora. Se però non si è in grado di generare liquidità nel breve periodo, aderire non sarebbe conveniente perché si rischia solamente di non essere in grado di far fronte a un pagamento, che comporterebbe la decadenza sia dalla rottamazione, che da qualunque piano di rateizzazione fatto precedentemente.
Se si ha una cartella e non si sa cosa fare
Se hai una cartella o un avviso di addebito e hai bisogno di un consiglio su cosa fare o di qualcuno che presenti per te il modulo DA1, potete chiamarci al numero indicato nei contatti, restano poche ore per farlo. Inoltre una volta che si ha presentato il modulo, si ha comunque tempo fino al 31 luglio per fare marcia indietro. In quel caso basta solo evitare di pagare la prima rata.
Dott. Marco Palano 21/04/2017