Incentivi alle assunzioni: cosa cambia nel 2018

By 12 Febbraio 2018News

Diverse le conferme e le novità fornite dalla Legge di Bilancio 2018 in tema di assunzioni.

Quella dell’occupazione è infatti uno dei temi più caldi e che più necessita di attenzione da parte della politica nel nostro paese. Tanti sono gli incentivi introdotti negli ultimi anni. La ratio è di favorire le assunzioni a tempo indeterminato e non da parte di imprese e professionisti. Tra questi, la maggior parte riguardano i giovani e soprattutto il sud d’Italia, dove l’occupazione stenta a riprendere quota.

Con questi interventi il Legislatore punta a ridurre al minimo le tempistiche tra la fine del percorso formativo e l’introduzione nel mondo del lavoro da parte dei giovani.

Vediamo quali sono gli incentivi, confermati o introdotti dalla Legge di Bilancio 2018.

Novità della Legge di Bilancio 2018

Con la Legge di Bilancio è stato introdotta, in relazione al nuovo sgravio triennale dei contributi per le assunzioni a tempo indeterminato, un’ipotesi di decadenza che si verifica qualora il rapporto di lavoro dovesse interrompersi nei primi 6 mesi.

Per tutto il 2018 saranno considerati “giovani” ai fini degli sgravi alle assunzioni, i soggetti che hanno meno di 35 anni d’età. A partire dal 2019 la soglia si abbasserà a 30 anni. Inoltre, quando era stato introdotto lo sgravi,o il beneficio era fruibile solo in caso di nuove assunzioni. Questo voleva dire tagliare fuori quei lavoratori che erano stati assunti da un’altra azienda la quale aveva beneficiato dello sgravio, anche se per una durata inferiore a 3 anni.

Con la riforma invece, i lavoratori conservano il beneficio e lo portano con se, pronto per essere sfruttato da un’altra azienda nel caso in cui il rapporto di lavoro con la prima non dovesse andare per il meglio. Una riforma non da poco che amplia notevolmente la platea di soggetti appetibili per le imprese che, con il beneficio, riducono il costo del lavoro e sono incentivate ad assumere un soggetto a tempo indeterminato. Con l’interruzione del rapporto di lavoro da cui è nato il beneficio, i tempi si interrompono e il beneficio può essere ripreso con la nuova assunzione fino alla fine della durata triennale prevista.

Soggetti che beneficiano dello sgravio totale

Il 100% della decontribuzione vale solamente per 2 tipi di lavoratori. I primi sono i lavoratori del mezzogiorno. I secondi sono quelli che vengono assunti entro 6 mesi dalla fine del percorso scolastico, se hanno svolto presso lo stesso datore di lavoro, periodi di alternanza scuola-lavoro o abbiano sottoscritto contratti di apprendistato.

Per tutti gli altri soggetti lo sgravio è concesso nella misura del 50%. Il restante 50% degli oneri contributivi resta dunque a carico del datore di lavoro. Stessa misura del 50% è concessa per le assunzioni di lavoratori ammessi a fruire dell’assegno di ricollocazione. In questo caso è stato fissato un tetto massimo di 4.030 € annui per diciotto mesi se l’assunzione è a tempo indeterminato o per dodici mesi se l’assunzione è a termine.

Conferme del 2017

Restano valide le disposizioni previste per l’assunzione di donne, ultracinquantenni, percettori di NASpl e lavoratori in CIGS.

Dott. Marco Palano 12/02/2018

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